Fiorisci, una canzone delicata dall’anima zen…
Il cantautore Simone Jahnet Beccarelli lancia il suo ultimo singolo, un brano suggestivo dai sottintesi metafisici, in attesa del prossimo album
Uno scenario boschivo, quello di Monte Falecchio nel Bergamasco, che più suggestivo non si può. Colori accesi e una bella protagonista che si aggira tra gli alberi, ora smarrita e indifesa, ora ingigantita dai trampoli.
Tra un’inquadratura e l’altra di questa mini narrazione quasi metafisica, si vede Simone Jahnet Beccarelli, che canta con un berretto in testa e l’inseparabile chitarra acustica a tracolla.
È il racconto, semplice e profondo, di Fiorisci, il video diretto da Luca Cantoni che accompagna l’ultimo singolo del cantautore Jahnet Beccarelli, prossimo al traguardo del terzo album.
Fiorisci, la canzone, si ispira a una massima zen che ha colpito l’artista: «Devi essere come un fiore di loto che sboccia nell’acqua mantenendo calma naturalezza e fluidità nonostante tutto intorno un incendio devastante stia bruciando la foresta».
Il pezzo, prodotto da Emiliano Bassi, è un pop rock prevalentemente acustico dalla melodia ariosa e dai toni intimistici. Una riflessione sulla resistenza della vita e dell’arte, intese anche come disciplina del vivere e del creare, ai turbamenti dell’esistenza. Non a caso, canta Beccarelli con la perfetta circolarità di un haiku: «Provare e riprovare/Sentire e risentire/Suonare e risuonare/Soffrire e ancor soffrire/Gioire e rigioire/Suonare e risuonare». Delicati i passaggi ritmici, che donano un lieve incedere epico alla canzone, e sfumatissima la parte di chitarra solista che completa la narrazione del testo.
Quarantadue anni ben portati, aria semplice da ragazzone che riesce a vedere il mondo con uno sguardo incantato nonostante tutto, Simone Beccarelli è un artista di lungo corso. Polistrumentista da sempre, ha esordito nel ’98 con l’album Magicalchimisticantes, a cui sono seguiti Nasce l’ispirazione (2000) e l’ep Pezzi di vita (2012), al quale hanno partecipato Emiliano Bassi, Matteo Bassi, Fulvio Monieri, Manlio Cangelli, Enrico Ferraresi e Marco Barusso.
Tra una cosa e l’altra, Beccarelli si è dedicato a vari progetti musicali, sia come artista sia come produttore, e all’organizzazione di eventi culturali.
In attesa dell’imminente ritorno sulla lunga distanza, godiamoci Fiorisci. Visto che ci siamo, vale la pena segnalare che di questo brano, uscito da pochissimo, esiste già una cover per chitarra classica di Oscar Conti. Dire che anche questa vale la pena, è il minimo…
Da ascoltare (e da vedere):
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Bellissima canzone, voce stupenda ed espressiva, come sempre! Rivisitazione di Oscar, splendida! Bravi!