Huawei ban. Il nuovo sistema operativo e i suoi retroscena
Il colosso cinese progettava la sua alternativa ad Android sin dal 2014 e la guerra economica scatenata da Trump ha solo accelerato le decisioni dell’azienda. Ecco alcuni dettagli utili per chi ha (o vuole prendere) smartphone made in China
Non è un epico scontro tra bene e male, da action movie o da romanzo fantasy. Più semplicemente (e a dispetto della propaganda) è la lotta, a tratti prosaica, fra l’amministrazione guidata da Donald Trump e le potenze economiche mondiali.
In particolare, il nuovo nazionalismo americana ha imposto una serie di misure contro Stati e aziende esteri in numerosi settori dell’economia e non solo. E il braccio di ferro tra gli Usa e Huawei è un episodio di questa lotta.
L’azienda cinese produttrice di smartphones efficientissimi e venduti a ottimi prezzi ha ricevuto a metà maggio 2019 il divieto dal Governo americano di acquistare tecnologia americana e di vendere o installare le proprie infrastrutture negli Stati Uniti.
Huawei ha diffuso dei comunicati in risposta al divieto, coi quali ha cercato una sorta di conciliazione e si è appellata al fatto che tutti gli attori coinvolti – governo Usa, la stessa Huawei e tutte le aziende che lavorano per essa come produttrici di componenti, chip e quant’altro – saranno sfavoriti dal divieto. Questi appelli sono rimasti però inascoltati.
Per questi motivi la Huawei ha ricevuto il benservito anche da Google, che si è fatta portavoce ed esecutrice materiale del divieto, imponendo che sui dispositivi del colosso cinese non dovrà più esserci il sistema operativo Android.
Per questo motivo, Huawei sta spingendo l’acceleratore sul progetto del proprio sistema operativo, già in fase di sviluppo dal 2014, affinché possa nel breve/medio periodo superare la criticità del momento.
Il sistema operativo per smartphone di casa Huawei è chiamato Hongmeng OS, nome depositato ufficialmente come marchio il 13 giugno scorso. Alcune voci di corridoio menzionano anche il nome di Ark OS.
Al riguardo, la domanda più sentita in questa fase transitoria da tutti i comuni mortali è: cosa accadrà al mio smartphone Huawei? Potrò continuare a utilizzarlo o dovrò comprarne uno nuovo?
Per rispondere a queste domande è necessario analizzare le caratteristiche di Hongmeng OS/Ark OS ed essere rassicurati dal fatto che Huawei sta facendo il possibile per supportare i propri clienti e gli utilizzatori dei suoi smartphones.
A livello aziendale, avere un sistema operativo fatto in casa è la classica trovata vincente: è vero che collaborare è bello e importante nel mondo dell’economia globale, ma è altrettanto vero che, come recita l’adagio, chi fa da sé fa per tre. Non a caso, il colosso cinese ha cercato l’indipendenza nel produrre quanto più hardware e software possibile per abbattere i costi di sviluppo e allo stesso tempo essere sul mercato con le proprie sole forze e con maggiore libertà decisionale. Proprio per questi motivi, il progetto di un sistema operativo di casa Huawei era già iniziato, come già detto sopra, nel 2014, a prescindere quindi dal divieto.
Dettò ciò, passiamo in rassegna alcune delle più comuni perplessità della transizione da Android a Hongmeng/Ark OS.
- Quando
dovrò aggiornare il mio Huawei
a Hongmeng/Ark OS?
Sempre le voci di corridoio e alcune agenzie stampa internazionali affermano che i dispositivi inizieranno l’aggiornamento al nuovo sistema operativo dalla fine dell’estate 2019, più precisamente da settembre-ottobre. L’aggiornamento coinvolgerà prima i possessori cinesi e si punterà a un rilascio su dispositivi di basso o media fascia di prezzo. - Le app del mio smartphone continueranno a funzionare?
Le app saranno garantite: infatti, il team di sviluppatori Huawei ha lavorato sodo affinché l’utente possa beneficiare della piena compatibilità delle app installate. L’azienda cinese, così facendo, permetterà tanto agli utilizzatori quanto agli sviluppatori di app di stare sereni! Chiaramente si dovranno attendere anche le posizioni dei proprietari delle app più diffuse: Facebook, Twitter, Instagram, aderiranno o no al blocco?
- Quali saranno
le caratteristiche tecniche del nuovo sistema operativo?
Huawei svela solo alcune informazioni riguardo il nuovo sistema operativo, fra queste annuncia che Hongmeng/Ark OS sarà il 60% più veloce di Android. - Hongmeng/Ark OS mi spierà?
Certamente, si è costantemente spiati da qualsiasi dispositivo e applicazione si stia usando. Anche in questo momento, i lettori di questo articolo possono benissimo essere spiati.
In realtà il divieto di Trump nei confronti di Huawei non mira tanto a tuteleare la sicurezza dei cittadini, quanto, piuttosto, a contrastare il gigante asiatico nell’inarrestabile ascesa che lo ha portato a primeggiare sia sui telefonini, sia nello sviluppo della rete 5G, negli Usa e non solo - Che aspetto avrà il nuovo sistema Hongmeng/Ark OS?
Di seguito, dueschermate tratte da winfuture.de che anticipano l’aspetto del nuovo sistema operativo Huawei:
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