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Aeroporto di Malpensa, tutti gli appetiti della ‘ndrangheta

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L’inchiesta della Dda di Milano svela risvolti inquietanti nella gestione dei servizi commerciali e dei parcheggi dello scalo aereo. In manette trentaquattro persone. Le cosche avrebbero appoggiato anche l’ex sindaco di Lonate Pozzolo

L’aeroporto di Malpensa negli appetiti della ’ndrangheta, che avrebbe mirato a gestire le attività commerciali e i parcheggi. Sono gli elementi dell’indagine coordinata dalla Dda di Milano e condotta dai carabinieri del Comando provinciale del capoluogo lombardo, che dalle prime luci dell’alba stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di trentaquattro persone (trendadue italiani, un marocchino e una romena) in varie province italiane.

L’inchiesta avrebbe accertato un legame tra l’ex sindaco di Lonate Pozzolo (Varese), Danilo Rivolta, e alcuni esponenti della locale di ’ndrangheta.

L’ex sindaco Danilo Rivolta

L’elezione di Rivolta sarebbe stata appoggiata da influenti famiglie calabresi che lo avrebbero aiutato in cambio di un assessorato alla nipote del boss Alfonso Murano, ucciso il 28 febbraio del 2006 a Ferno (Varese). Tra gli indagati anche un consigliere di Fratelli d’Italia e un perito che lavorava per la Procura di Busto Arsizio (Varese), il quale, secondo gli inquirenti, avrebbe fatto da talpa su alcune indagini.

Le ’ndrine puntavano ai parcheggi attorno all’aeroporto di Malpensa e alla costruzione di nuove attività commerciali in aree nei comuni adiacenti.

Il gip della Procura di Milano ha disposto il sequestro di due parcheggi privati, Malpensa Car Parking e Parking Volo Malpensa, oltre a metà delle quote della società Star Parkings, che non si trovano nell’area aeroportuale. In totale il decreto ha consentito di sequestrare beni per un valore complessivo di 2 milioni di euro. I carabinieri sono riusciti a documentare summit criminali durante i quali, oltre alle questioni prettamente politiche, avveniva anche la pianificazione imprenditoriale della cosca, i cui proventi erano investiti in parte nell’acquisto di ristoranti e di terreni per la costruzione di parcheggi poi collegati con navette all’aeroporto.

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