I paesaggi sonori e le nuove frontiere dello spionaggio
Nasce all’Unical l’Osservatorio su Intelligence Soundscape. È la prima istituzione scientifica e multidisciplinare italiana in questo settore d’avanguardia
L’idea in sé non è nuovissima, sebbene mantenga ancora l’impatto visionario delle ricerche di avanguardia. Ma per l’Italia è una novità assoluta e per l’Unical un primato non secondario.
All’interno del Laboratorio sull’Intelligence dell’Università della Calabria è stato istituito un Osservatorio su Intelligence Soundscape, primo del nostro Paese. Cosi lo spiega il direttore del Laboratorio Mario Caligiuri: «Nell’ambito dell’Intelligence, lo studio del Soundscape è un aspetto particolarmente innovativo e utile per anticipare gli scenari sociali futuri. Infatti, attraverso la trasformazione del paesaggio sonoro si riesce a identificare un livello profondo della realtà. Sotto questo profilo, lo studio dell’ambiente acustico è inteso come indicatore delle condizioni sociali, culturali e di altra natura. In questo modo, grazie a modelli predittivi specifici, è possibile ipotizzare possibili scenari futuri. In Italia è la prima volta che a livello universitario si intende approfondire questo campo di studi, che è stato avviato negli anni Sessanta alla Simon Fraser University di Vancouver, grazie all’intuizione del compositore Murray Schafer».
Il comitato scientifico dell’Osservatorio è diretto da Bruno Gioffrè, studioso e docente di Soundscape presso l’Università di Tor Vergata di Roma, ed è costituito da componenti provenienti da diversi ambiti: Giovanni Costantini, docente e direttore del Master in Sound Art presso l’Università di Tor Vergata; Francesco Michi, responsabile sezione italiana sul Paesaggio Sonoro Firenze; Ernesto Ardita, membro del Forum Klangladschaft Europeo e fondatore dell’ Associazione Suoni Luminosi in Roma; Francesco Perri, docente e vicedirettore del Conservatorio di Cosenza; Nicola Castrofino, esperto informatico dell’Università di Messina; Marcella Giulia Lorenzi, esperta multimediale dell’Università della Calabria; Denia Dattilo, dottoranda di ricerca dell’Università di Cagliari; Luca Nave, esperto in Soundscape di Messina.
Il primo obiettivo dell’Osservatorio è presentare entro l’anno una ricerca multidisciplinare sullo studio comparato dei suoni registrati all’Università della Calabria e di Tor Vergata per individuare alcuni indicatori che possano prevedere una serie di tendenze, compreso un aumento del disagio sociale con un conseguente e possibile aumento di comportamenti violenti.
Nelle intenzioni del Laboratorio sull’Intelligence dell’Università della Calabria, la costituzione dell’Osservatorio Intelligence Soundscape risponde alla necessità di sviluppare ricerche, raccolte e studi dei paesaggi sonori in quartieri popolari, città, università, porti e aeroporti e altri luoghi ed è orientata all’osservazione delle interazioni sociali, all’identificazione dei gruppi prevalenti, all’aumento delle tensioni, alla rivelazione di interessi, alla trasformazione del benessere e della qualità della vita. I dati emergenti dallo studio di ogni specifico Soundscape e l’applicazione dei modelli predittivi permetteranno di individuare alcuni importanti indicatori di intelligence, stimando i livelli di rischio per la sicurezza di un ambiente o comunità, prevedere comportamenti sociali futuri e valutare le probabilità del verificarsi di determinati eventi.
I dati raccolti, infine, confluiranno in un archivio digitale di documentazione su tematiche legate alle attività, ai comportamenti e alle complesse vicende degli esseri viventi nella loro esistenza, relazioni ed evoluzione nell’ambito dei territori monitorati. Al riguardo Gino Mirocle Crisci, Il rettore dell’Unical, ha espresso la sua soddisfazione: «L’Università della Calabria si conferma uno degli avamposti nazionali nelle ricerche più avanzate sull’intelligence».
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