Akkura, quei “giapponesi” che cantano in siciliano
Un videoclip divertentissimo e leggero del duo catanese Elektra & Indaco, che rispolvera i vecchi cartoni giapponesi e il pop elettronico dei bei tempi andati
No, non siamo negli anni ’80 e quella che stiamo ascoltando non è la sigla di coda di qualche anime giapponese trasmesso da una tv locale quando la parola anime non esisteva e, più semplicemente, si diceva cartone animato.
È Akkura, che con la lingua del Sol Levante non c’entra niente. Infatti, è un’espressione siciliana, anzi catanese, che vuol dire più o meno, stai attento. Ed è il titolo di un simpaticissimo singolo di Elektra & Indaco, al secolo Elektra Nicotra, cantautrice-modella-collaboratrice di magazine di moda dalla voce piena e melodiosa, e Giorgio Indaco, batterista-polistrumentista dalle molteplici collaborazioni.
I due collaborano da anni, tant’è che Indaco ha suonato in Awakening (Freedom Music 2017) il concept album d’esordio della giovane cantante, che ha ottenuto un buon successo nel web e nei circuiti radiofonici.
Akkura non ha nulla a che vedere col rock blues potente e ispirato a cui si dedicano i Nostri, ma è un divertissment di pop elettronico, ma cantato in siciliano e con storpiature nipponiche: «È come se una giapponese stesse provando a parlare il siciliano. Per cantarlo ho immaginato tutti i suoi eventuali difetti di pronuncia… marcando molto le Z, per esempio».
Un divertissment composto e suonato con spirito goliardico, ribadito anche dal video lyric che ricorda, appunto, le sigle dei vecchi cartoni.
Da ascoltare e da vedere con sano spirito di divertimento e, per chi ha qualche anno in più, con quel pizzico di nostalgia che non guasta. Anzi.
Da ascoltare (e da vedere):
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