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Dalle moto al microfono, la parabola di Salvatore Cimieri

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Spopola in radio A piedi nudi sulla pelle, lo spensierato tormentone elettropop del cantautore torinese (ma calabrese di origine) che ha un passato da campione nel mondo delle due ruote

Fresco, leggero e tormentone quel che basta per ricordarci che l’estate è passata o quasi. Spensierato come l’estate che vorremmo tutti, ma che forse in pochi abbiamo avuto.

A piedi nudi sulla pelle, un brano che ricorda un po’ gli 883, ha spopolato in varie radio per tutto il mese d’agosto, come valida alternativa dell’elettropop italiano alla melassa latin, ai martellamenti danzerecci o, se si scende di latitudine, agli ammiccamenti trash della neomelodica.

Simpatico anche il videoclip, interpretato dall’autore-interprete e realizzato da Enrico Aleotti, che racconta in poche, efficaci sequenze la voglia di partire e lasciarsi alle spalle la quotidianità nel segno della spensieratezza.

La copertina di A piedi nudi sulla pelle

Salvatore Cimieri, classe ’72, piemontese di ascendenze calabresi, ci è andato giù leggero e ha abbracciato con garbo i cliché musical-esistenziali della bella stagione, agognata da tanti settentrionali che, come lui, vivono di corsa.

Nel caso del cantautore pop torinese non è solo una metafora: Cimieri viene per davvero dal mondo della velocità. Infatti, ha un passato nel mondo delle due ruote non privo di soddisfazioni e pieno di competizioni nazionali, l’ultima delle quali è stata il Campionato italiano 600 Supersport nel 2006.

Lasciato l’agonismo, Cimieri si dedica alla musica, con ottimi risultati, a partire dall’apprezzamento degli addetti ai lavori.

Nel 2009 produce un demo di nove brani, seguito a ruota da un cd promozionale di tre canzoni, tirato in mille copie e prodotto da Josh Sanfelici, eminenza grigia del pop tricolore e non solo, che vanta collaborazioni con Roy Paci & Aretuska, Mau Mau e Vinicio Capossela.

Il lancio è efficace, tant’è che nel 2012 l’ex pilota convertito al canto partecipa alla compilation Boom Boom Fred, dedicata al mitico Fred Buscaglione, assieme a vecchie glorie come I Righeira.

Al 2014 risale l’album d’esordio Pura Follia, prodotto da Sanfelici e Daniel Bestonzo (Annalisa, Federica Camba).

Anche in questo caso non mancano le soddisfazioni: il singolo 46, dedicato al supercampione Valentino Rossi, spopola nel web, soprattutto tra i fan del Dottore, e la title track, dedicata al dramma degli incidenti stradali (chi più sensibile di un professionista della velocità?), ottiene il patrocinio dell’Associazione nazionale familiari e vittime della strada.

Un frame del video di A piedi nudi sulla pelle

Uscita a fine luglio e a tre anni di distanza da 46, A piedi nudi sulla pelle anticipa il prossimo album del cantautore.

Non è facile capire quale sarà il futuro del pop italiano, ma non dispiacerebbe che Salvatore Cimieri vi occupasse un ruolo di primo piano, visto che, anche in A piedi nudi… ha saputo dimostrare che la leggerezza non vuol dire disimpegno e, soprattutto, non esclude un approccio sano, pulito e onesto alla musica e alla vita.

Da ascoltare (e da vedere):

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Saverio Paletta, classe 1971, ariete, vive e lavora a Cosenza. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista. Ha esordito negli anni ’90 sulle riviste culturali Futuro Presente, Diorama Letterario e Letteratura-Tradizione. Già editorialista e corrispondente per il Quotidiano della Calabria, per Linea Quotidiano e L’Officina, ha scritto negli anni oltre un migliaio di articoli, in cui si è occupato di tutto, tranne che di sport. Autore di inchieste, è stato redattore de La Provincia Cosentina, Il Domani della Calabria, Mezzoeuro, Calabria Ora e Il Garantista. Ha scritto, nel 2010, il libro Sotto Racket-Tutti gli incubi del testimone, assieme al testimone di giustizia Alfio Cariati. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive. Ama il rock, il cinema exploitation e i libri, per cui coltiva una passione maniacale. Pigro e caffeinomane, non disdegna il vino d’annata e le birre weisse. Politicamente scorretto, si definisce un liberale, laico e con tendenze riformiste. Tuttora ha serie difficoltà a conciliare Benedetto Croce e Carl Schmitt, tra i suoi autori preferiti, con i film di Joe d’Amato e l’heavy metal dei Judas Priest. [ View all posts ]

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