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Musica contro le mafie, vince Micaela Tempesta

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La cantautrice napoletana si piazza prima nella kermesse cosentina giunta alla decima edizione

Protagonisti delle ultime due mattinate del festival Musica contro le mafie 2019 sono stati i dieci finalisti del Premio.

Le esibizioni si sono svolte al Teatro Morelli di Cosenza, davanti a una platea composta in prevalenza da studenti.

Micaela Tempesta, la vincitrice di Musica contro le mafie 2019

Tre i giudici d’eccezione: il rapper palermitano Picciotto, il trombettista e cantante Roy Paci e la cantante jazz Serena Brancale. A loro si è aggiunta la giuria demoscopica selezionata tra il giovane pubblico.

Gli artisti si sono succeduti sul palco con la conduzione di Filippo Roma de Le Iene, per sottoporsi al voto dei giudici, della giuria e del pubblico che si è espresso da casa tramite i social.

Il primo a esibirsi è il romano trapiantato in Australia, Lorenzo Santangelo che si ispira a Rino Gaetano. La sua è una scrittura veloce, proprio come il ritmo con cui snocciola una frase dopo l’altra.

Segue la ligure Cance, dotata di una voce sinuosa e grintosa, supportata dalla sua chitarra acustica e da due coriste.

I napoletani Romito propongono un testo ispirato da Edoardo De Filippo sunun tappeto musicale rock. 

Il reggino Giovane Werther. Propone un’esibizione curiosa e discussa: si esibisce da dietro le quinte e lascia al centro della scena un orsacchiotto di peluche. 

Chiude la prima giornata del concorso Chiara Patronella da Grottaglie con un pezzo folk che richiama le radici del profondo Sud. 

Ospiti d’onore Gero, vincitore dello scorso anno, e la rock band ABC Positive.

Nella seconda mattinata del Premio Musica contro le mafie si esibiscono gli ultimi cinque finalisti.

Inizia il foggiano Cadmio, autore dotato di una voce matura e profonda. 

Il napoletano Andrea Carluccio propone Un blues sostenuto da un ottimo groove.

Con un bagaglio pesante alle spalle, il nigeriano-palerminato Chris Obehi racconta la sua storia da emigrato col solo supporto di una chitarra acustica.

Decisamente più sperimentale la napoletana Micaela Tempesta, che mescola cantautorato ed elettronica, col supporto di loop station, synth e drum machine. 

Gli agrigentini Sikania propongono un irresistibile mix tra ska e pop.

Ospite d’onore, Don Luigi Ciotti, che ricevela Tessera Numero Uno dell’Associazione Musica contro le mafie.

Val la pena di riportare le dichiarazioni del fondatore di Libera:

«Non dimenticate le cose belle, importanti e positive nonostante le tante difficoltà di ogni giorno. Bisogna ripartire dalle politiche sociali, che danno lavoro, che danno sostegno alle famiglie, servizi, opportunità per le persone. La lotta alla mafia vuol dire innanzitutto lotta per la giustizia sociale e comincia dal lavoro. Milioni di giovani in Italia hanno terminato gli studi e non trovano il lavoro; se non si prende coscienza di questa dimensione, non se ne uscirà mai fuori. La musica, l’aggregazione, l’arte in tutte le su«e espressioni è stata ed è un’arma potente contro le mafie.

E aggiunge: «Musica contro le mafie deve diventare un percorso europeo. Dobbiamo ragionare oggi per un “nuovo umanesimo” che metta insieme le diversità delle nazioni per l’unità; che metta al centro la persona e i suoi problemi fondamentali».

Chiude la giornata la band Le Cose Importanti vincitrici del Premio dello scorso anno ed ospiti graditi, in concomitanza con la pubblicazione del loro nuovo video Hey Macarena.

Ecco il responso al termine delle esibizioni: Prima Micaela Tempesta con il brano 4M3N, secondi i Romito con È Cos’e’ niente.

Come ogni anno Musica contro le mafie assegna due menzioni speciali, una dell’Associazione Musica contro le mafie e l’altra del Club Tenco. Se le aggiudicano, rispettivamente, Chris Obehi per il brano Non siamo pesci e Fabio Messieri per il brano Restiamo umani.

La cantautrice Cance si aggiudica il Premio La musica può- under 35, Mibact-Siae-Perchicrea con il brano Conosci

La Targa Siae-Giovane Autore va di nuovo al nigeriano Chris Obehi.

Premio Officine Buone a Chiara Patronella per il brano Petalo a mari.

Premio Acep-Unemia agli agrigentini Sikania con Siciliano medio.

Premio Poliziamoderna al palermitano Marco Ferrigno con Le idee che restano.

Premio Speciale giudici-on-stage, di Etnagigante, a Micaela Tempesta per 4M3N.

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