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Fuori dal tempo, un funky rock veneto tutto ritmo e leggerezza

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Conto alla rovescia per il terzo album dei padovani Capobranco, anticipato dal loro ultimo singolo, un brano semplice ed efficace con un bel video girato tra i monti

Un set semplice, al limite del minimale: una mini pedana di tavole in una radura tra i monti, su cui i Capobranco eseguono la loro Fuori dal tempo, secondo singolo tratto dal loro terzo album di cui è imminente l’uscita.

Qualche chicca scenica (la nebbiolina che ogni tanto fa capolino e poi i tre musicisti che omaggiano gli Who demolendo i loro strumenti nei frame finali del video) e il gioco è fatto.

Il brano somiglia sin troppo al videoclip, lanciato subito dopo l’Epifania con un buon risultato su Youtube (quasi 26mila visualizzazioni in meno di dieci giorni): un funky rock semplice e trascinante, pieno di groove e leggerezza allo stesso tempo, con qualche strizzatina d’occhio agli anni ’70, come il riffettino di chitarra che fa da stacco tra le strofe.

I padovani Capobranco hanno fatto centro ancora una volta e, col prossimo album, che è stato prodotto da Steve Albini (già alla consolle per Nirvana, Foo Fighters, Pixies e PJ Harvey e scusate se è poco) sarà pubblicato dalla Jetglow Records, promettono faville. Senza perdere un briciolo della loro immediatezza, che gli ascoltatori hanno potuto apprezzare già nel loro cd d’esordio Capobraco (2014) e nel successivo Il grande zoo (2016).

La ricetta musicale di questo trio è elementare e, forse per questo, di grande efficacia: il cantato rigorosamente in italiano e la chitarra funky a palla, entrambi a cura del frontman Alex Boscaro, il basso pulsante secondo i canoni del genere di Valerio Nalini, che tuttavia aggiunge un sapore rock alle timbriche (preferisce il plettro alle dita) e il grande tiro dinamico del batterista Enrico Carugno.

Tre ingredienti base che hanno per risultato un songwring più che valido. Non resta che aspettare l’album.

Per il momento, godiamoci pure Fuori dal tempo.

Per saperne di più:

Il sito web ufficiale dei Capobranco

Da ascoltare (e da vedere):

Il video ufficiale di Fuori dal tempo

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Saverio Paletta, classe 1971, ariete, vive e lavora a Cosenza. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista. Ha esordito negli anni ’90 sulle riviste culturali Futuro Presente, Diorama Letterario e Letteratura-Tradizione. Già editorialista e corrispondente per il Quotidiano della Calabria, per Linea Quotidiano e L’Officina, ha scritto negli anni oltre un migliaio di articoli, in cui si è occupato di tutto, tranne che di sport. Autore di inchieste, è stato redattore de La Provincia Cosentina, Il Domani della Calabria, Mezzoeuro, Calabria Ora e Il Garantista. Ha scritto, nel 2010, il libro Sotto Racket-Tutti gli incubi del testimone, assieme al testimone di giustizia Alfio Cariati. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive. Ama il rock, il cinema exploitation e i libri, per cui coltiva una passione maniacale. Pigro e caffeinomane, non disdegna il vino d’annata e le birre weisse. Politicamente scorretto, si definisce un liberale, laico e con tendenze riformiste. Tuttora ha serie difficoltà a conciliare Benedetto Croce e Carl Schmitt, tra i suoi autori preferiti, con i film di Joe d’Amato e l’heavy metal dei Judas Priest. [ View all posts ]

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