MyArt Film, un festival sui migranti nel cuore della Calabria
L’iniziativa, partita il 5 novembre, è in corso a Cosenza
Uno sguardo alle questioni globali dal cuore del Mediterraneo. Il presupposto del MyArt Film Festival è tutto qui.
A Cosenza un Festival del Cinema su migrazioni e diritti umani. Per l’edizione 2019 si punta l’attenzione verso storie di donne. Protagoniste di cambiamento, di empowerment e di libertà. Un cinque giorni, da 5 al 9 novembre, dedicato a tre sezioni: documentari, cortometraggi e fuori concorso.
Per tutti i vincitori sono previsti, oltre al Premio Sprar e il Premio Migranes, premi realizzati dall’associazione Farfalle di Luce con il Wajukuu Art Project. Appena oltre l’area industriale di Nairobi, sorge lo slum di Mukuru, dove vivono quasi 140mila persone nel più totale degrado.
In questo panorama emerge il progetto di Shabu, un artista che ha creato nello slum uno spazio dove raccogliere i bambini e i giovani per farli metterli in contatto con il mondo dell’arte. Dare il diritto di sognare e permettere ai più piccoli di fare i bambini.
Per la sezione dei documentari è prevista una giuria composta da tre esperti.
Il presidente Andrea Segre, regista di cinema documentario e di finzione, di cui sarà proiettato Il pianeta in mare, presentato fuori concorso alla 76^ Mostra Internazionale d’arte Cinematografica. Il documentario sarà insignito del Premio Mario Gallo. Anna Ramskogle-Witt, direttrice artistica del Human Right Film Festival di Berlino, con il quale il MyArt ha stretto un rapporto di collaborazione internazionale. Ilir Butka, regista e produttore cinematografico.
Al miglior documentario sarà assegnato il Premio Sprar, pari a 3.000 euro. ll Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) è costituito dalla rete degli enti locali per la realizzazione di progetti di accoglienza che garantiscono interventi di accoglienza integrata.
A capo della giuria per i cortometraggi il regista e direttore della fotografia, Daniele Ciprì. Collabora con registi del calibro di Renato De Maria, Marco Bellocchio, Roberto Torre. E ancora con Sergio Castellitto, Rocco Papaleo e Valeria Bruni Tedeschi con cui realizza La buca, uscito a settembre. Verrà affiancato da Alessandro di Gregorio. Regista e documentarista, vince nella scorsa edizione il David di Donatello con il cortometraggio Frontiera. E Corrado Giustiniani, giornalista e scrittore, è presidente del Trevignano Film Festival.
Al miglior cortometraggio sarà assegnato il Premio Migranes, pari a 1.500 euro. La Fondazione Migrantes è un organismo costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana per assicurare l’assistenza religiosa ai migranti, italiani e stranieri.
Nella serata conclusiva, prima della premiazione finale, sarà proiettato il documentario For Samadi Waad Al-Kateab e Edward Watts, narrante l’esperienza di una donna forte nel prendere la decisione di non lasciare la Siria. La giornalista siriana Waad al-Kateab omaggia la sua piccola Sama, con For Sama, girato durante l’assedio di Aleppo.
Inoltre sono previsti degli appuntamenti per i più piccoli con il MyArt For School. Per educare dalla tenera età sia alle tematiche di tutti i giorni come lo sono i diritti umani e l’immigrazione forzata. Ma anche per spiegare come l’arte cinematografica possa essere un potente mezzo per raccontare e far arrivare lontano determinati messaggi. Il tre a visionare documentari e cortometraggi, per i ragazzi sarà possibile premiare la migliore pellicola tramite un’applicazione. Infine sono previsti degli incontri con gli autori e i registi del MyArt. Il programma completo si trova al seguente indirizzo: clicca qui.
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