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Un cantautore contro le coppole. Giorgio poi in concerto

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L’artista italiano, reduce da una lunga formazione tra Londra e Berlino, apre “La musica può”, lo showcase della decima edizione di Musica contro le mafie

Lo showcase La musica può, nella decima edizione del festival Musica contro le mafie, si apre con l’esibizione di Giorgio Poi, al secolo Giorgio Poti

Originario di Varese, l’artista si trasferisce a Londra, dove si diploma in chitarra jazz e fonda il progetto Vadoinmessico, che dopo qualche tempo cambia nome e in Cairobi. In seguito, Poti si trasferisce a Berlino, punto di partenza della sua scrittura in italiano. Il lavoro confluisce in Fa niente, uscito per Bomba Dischi nel febbraio 2017.

Giorgio Poi in concerto

A maggio 2018 esce il singolo Missili, in collaborazione con Frah Quintale e prodotto dal duo Takagi & Ketra. Nello stesso anno duetta con il rapper romano Carl Brave, col brano Camel blu e collabora con Luca Carboni nel brano Prima di partire.

A luglio dello stesso anno, inizia la collaborazione con il famoso gruppo francese Phoenix, e annuncia di aver registrato una versione in italiano del loro brano Lovelife su richiesta della band. Alla fine del 2018 pubblica il brano Vinavil, un inedito che anticipa l’album Smog, prodotto da Bomba Dischi. Da questo disco viene anche tratto il singolo La musica italiana, scritto e cantato con Calcutta, e il brano Stella

Dallo showcase traspare una voce leggera e armonizzata con leggerezza su arrangiamenti tipici dell’indie pop italiano, arricchiti dalle sonorità psichedeliche dei synth.

I testi risultano leggeri e ironici: vi traspare non poco l’ispirazione del cantautorato alla Battisti ma anche alla maniera di Battiato e Dalla.

L’omaggio e l’autoironia traspaiono proprio nel brano con Calcutta:

«Le mani nei capelli/quando partiva Vasco,/Battiato, che paura./Chissà che lingua parla Battisti e Lucio Dalla,/ fanno musica di merda. Calcutta e Giorgio Poi/ madonna che tristezza».

Più che una canzone un memorandum sull’evoluzione della musica italiana.

Un primo piano di Giorgio Poi

Tra gli altri brani estratti dal suo ultimo lavoro: Non mi piace viaggiare, Stella e Vinavil.

Dai precedenti dischi provengono invece con Niente di strano, Tubature e Missili.

Ciliegina sulla torta, il ringraziamento dell’artista, che ha dichiarato di aver colto al volo l’occasione di schierare la propria voce a sostegno di un’iniziativa così importante contro le ingiustizie della mafia. Poi, prima di salutare il pubblico con il suo ultimo pezzo, Poi fa una promessa solenne: assaggerà i piatti tipici cosentini, tra cui le patate mbacchiuse.

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