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Comanda la gang, i ’99 Posse azzannano ancora il “sistema”

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Torna dopo cinque anni di silenzio la band napoletana con un singolo dedicato all’ultima crisi di governo. Niente “fascisti” e “punti neri”, ora nel loro mirino c’è l’estabilishment

Sono tornati la scorsa primavera, col consueto messaggio antisistema.

Ci si riferisce agli storici 99 Posse, la band più mainstream dell’underground italiano, che proprio quest’anno celebrano il trentesimo anniversario.

Comanda la gang, il singolo con cui il trio napoletano mette in musica le inquietudini degli ambienti alternativi, è una riflessione ispirata dalla crisi di governo che ha liquidato la formula giallorossa su cui si reggeva la leadership di Conte e ha portato Draghi a Palazzo Chigi.

‘o Zulù e Simona Boo in concerto

Cambiano i tempi, cambiano i problemi, cambiano i bersagli delle polemiche: trent’anni non sono passati invano e non sono passati senza lasciar traccia neppure i cinque anni da Il tempo, le parole, il suono (2016) l’ultimo album del combo partenopeo.

Stavolta, il target non è la destra né il consueto fascismo, ma il sistema, che si ricompone e, addirittura, si rafforza a dispetto dello sgretolamento del quadro politico e dell’evanescenza delle divisioni classiche (destra e sinistra, appunto).

«Non manca più nessuno/solo non si vedono Arlecchino e Pulcinella», recita caustico un verso del pezzo, che conclude: «Comanda sempre la gang». A voler significare che non c’è crisi né trauma che tenga di fronte alla tenacia con cui le lobby di potere gestiscono il Paese.

La formazione è quella che molti alternativi italiani apprezzano da sempre: Luca Persico, alias ’o Zulù, Marco Messina e Massimo Jovine, più la cantante Simona Coppola, alias Simona Boo, che ha rilevato dal 2015 il posto della storica Meg.

La copertina di Comanda la gang

Se i contenuti sono aggressivi come sempre, il songwriting risulta più meditato: Comanda la gang è il primo di una serie di brani concepiti in studio con maggiore pianificazione e meno spazi alle improvvisazioni e agli stimoli live.

L’artwork del singolo, realizzato da Davide Toffolo, è in linea coi contenuti: in copertina sono ritratti (meglio: caricaturati) Draghi, Renzi, Salvini e Mattarella a torso nudo, coperti da tatuaggi e in posa da gangsta.

Sullo stesso tenore, il videoclip realizzato da Mauro Ronga, ambientato in un microcosmo scolastico, in cui si ripetono su scala – e forse in peggio – le stesse dinamiche della vita politica.

Nuovi obbiettivi per la stessa battaglia di sempre, condotta contro un sistema perché è sistema.

I 99 Posse tornano e sono sempre loro…

Per saperne di più:

Il sito web ufficiale dei 99 Posse

Da ascoltare (e da vedere):

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