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Dalla musica al sesso, un ricordo delle groupie

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Barbara Tomasino racconta il suo libro Groupie al pubblico di Medimex 2019: «Il mondo del rock era molto maschilista e seguire le band era l’unico modo di farne parte per molte ragazze»

Nel secondo incontro dedicato ai libri di Medimex 2019 , è protagonista la giornalista musicale Barbara Tomasino, che ha presentato il suo volume Groupie, ragazze a perdereedito da Odoya. La manifestazione, svoltasi nel Caffè Letterario di via Duomo a Taranto, è stata introdotta dal reading di Erika Grillo e Altea Chionna.

La groupie perfetta, spiega la Tomasino, ti accudisce e ti aspetta, è, a suo modo, una fedelisima. Ma l’attesa di queste ragazze era struggente, perché si sapeva che ogni artista, proprio come i marinai, aveva una donna in ogni porto ad aspettarlo.

Molte ragazze che seguivano i gruppi sapevano di poter essere scambiate anche solo per una cassa di birra, proprio come avviene nel film Quasi famosidi Cameron Crowe, a Penny Lane nel suo rapporto con Russel Hammond, chitarrista degli Stillwater. La ragazza reagisce con nonchalance, ma il suo, in realtà, è orgoglio.

Barbara Tomasino presenta il suo “Groupie” a Medimex 2019

Anche il rapporto tra il batterista degli Who, Keith Moon, e la modella inglese, Kim McLagan, è tormentato. Il loro matrimonio doveva essere nascosto perché un rocker doveva restare libero agli occhi delle tante fans. I litigi erano continui e le reazioni spesso violente, come quando Keith scagliò una bottiglia verso la ragazza. La bottiglia, per fortuna, finì conficcata in un muro. Nonostante questo lei sarà l’unica donna nel cuore del batterista. Ma piuttosto che chiedersi se può esserci qualcuno che ama la giovane modella più di lui occorrerebbe domandarsi se c’è qualcuno che tratta peggio Kim. Arrivò così il divorzio.

Le groupie non hanno goduto di quel che si dice una buona fama. Tuttavia, la loro era una libera scelta. Il mondo del rock, allora era maschilista che solo oggi ha concesso uno spazio alle donne. Anche nel mondo del giornalismo musicale la vita non è facile per l’altra metà del cielo. Al riguardo, la Tomasino ricorda un commento ricevuto alla notizia del suo libro dedicato alle groupie: «Non potevi che scrivere di puttane». Ciò rende chiaro come ancora nel nuovo millennio certi pensieri non siano cambiati granché.

Groupie è il prodotto di una lunga ricerca, svolta per la maggior parte negli Usa per trovarvi le giuste testimonianze e a leggere i libri in lingua originale. La scrittura invece è venuta di getto dopo aver letto e ascoltato di tutto su questo fenomeno.

Ma qual era l’impulso che spinse non poche ragazze a diventare groupie? La risposta è semplice: la musica. Una musica più da vivere che da eseguire. Infatti, molte poche ambivano a diventare musiciste, poiché per loro era più importante partecipare a quella realtà, a quel mondo musicale. Il potere di questa suggestione era insostituibile. Non a caso il fenomeno delle groupie resta legato al mondo del pentagramma e non è mai attecchito in altre culture di massa, ad esempio nel cinema.

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