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Guarda come strisciano i dogmi

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Una citazione dal Talmud della senatrice Segre diventa la bandiera dell’accoglienza senza regole. Ma poi ci si dimentica delle vittime del turboliberismo…

Questione Migranti (alias clandestini o quantomeno irregolari, per chi si fosse dimenticato dei termini corretti).

La senatrice a vita Liliana Segre (nominata da Sergio Mattarella, per chi si fosse dimenticato chi l’ha sistemata a Palazzo Madama all life long) annuncia il suo voto a favore del nascente governo PdM5S, e a un certo punto così declama:

«L’odio si diffonde e questo è tanto più pericoloso. Mi hanno insegnato che “chi salva una vita salva il mondo intero”. Per questo un mondo in cui chi salva vite, anziché premiato, viene punito mi pare proprio un mondo rovesciato. Credo che l’accoglienza renda più saggia e umana la nostra società».

La senatrice a vita Liliana Segre

Dove striscia il dogma?

Nella citazione: Chi salva una vita salva il mondo intero. Che è tratta dal Talmud, uno dei testi di riferimento dell’ebraismo, ma che viene assunta come una perla di saggezza indiscutibile e universale. Alla quale, perciò, bisognerebbe inchinarsi senza ulteriori distinguo. Come ha titolato Repubblica, Segre, una lezione al Senato.

Ecco fatto. Quello che all’origine è un dettame etico-religioso viene trapiantato in ambito politico-sociale e lo si trasforma in un principio di governo. Facendone il cardine di decisioni operative e concrete, i cui effetti andranno fatalmente a scaricarsi sui cittadini-sudditi.

La tecnica di manipolazione dovrebbe essere già chiara, a questo punto. Ma facciamo finta di no e rendiamola esplicita.

Uno: si estrapola un singolo passaggio da un sistema di pensiero a sé stante e lo si trapianta in un contesto del tutto diverso.

Due: poiché quella prescrizione arriva dall’ebraismo, che è alla base della triade formata anche da cristianesimo e islamismo, la si ammanta di un crisma metafisico-divino.
Tre: si utilizza la senatrice Segre, che è sopravvissuta alla deportazione ad Auschwitz, per aggiungere una robusta dose di empatia. Cercando di associare la tragedia delle vittime delle persecuzioni naziste – tragedia ormai radicata nell’immaginario collettivo – alle sventure dei succitati “migranti”.

Davvero commovente: chi salva una vita salva il mondo intero…
Se invece si tratta degli innumerevoli morti causati dal poderoso incedere del liberismo, allora la citazione biblica cambia. E diventa un colossale Amen.

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