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Autostrada A2, la Rai alla carica ma il sindacato non ci sta

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Il Tg3 rivela che alcuni tratti della Salerno-Reggio sono ancora pericolosi. Sav-Orsa: perché se ne accorgono solo ora, ad elezioni avvenute?

Ogni tanto capita che si contesti l’informazione, anche quando questa è formalmente corretta. È ciò che ha fatto il sindacato Sav-Orsa, una sigla autonoma che ha preso le distanze da un recente servizio del Tg Rai Calabria.

Questo servizio, andato in onda il 6 marzo, ha rivelato, o meglio ricordato, ai telespettatori calabresi una verità evidente a tutti gli automobilisti che percorrono quotidianamente l’autostrada A2, cioè la famigerata Salerno-Reggio Calabria: l’esistenza di tratti non ammodernati e rimasti più o meno allo stato in cui erano quando sono stati costruiti, a cavallo degli anni ’60 e ’70.

In particolare, le telecamere del Tg3 hanno puntato il tratto cosentino, che resta particolarmente problematico.

Nulla da dire sul servizio in sé, che anzi ha reso un’informazione preziosa ai cittadini.

Ma, secondo alcuni, ci sarebbe da ridire sulla tempistica dell’intervento della Rai, avvenuto a 48 ore di distanza dal voto che, il 24 marzo, ha silurato il Pd su cui si è retto il governo Gentiloni.

È il caso di Sav-Orsa, che ha diramato una nota al fulmicotone non priva di ironia: «Ricordiamo che a dicembre 2016 ci fu il viaggio in autobus lungo la A2 del ministro alle infrastrutture Graziano Delrio assieme al presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani. Ricordiamo che quel viaggio fu seguito da numerosi giornalisti a bordo degli autobus messi a disposizione da Iveco e che si concluse con una sorta di cerimonia ufficiale nel corso della quale, alla presenza del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni fu presentata la conclusione dei lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria, ribattezzata A2».

Il sindacato, col suo comunicato, vuole difendere l’operato dei lavoratori dell’Anas e delle varie ditte appaltatrici che continuano a lavorare nei cantieri ancora attivi.

«Possibile che solo oggi, a dispetto della retorica di un anno e alcuni mesi fa, ci si accorga che ci sono tratti non finiti con i cantieri ancora all’opera?».

Sav-Orsa non esprime livore nei confronti dei media, ma solo il timore che i lavoratori finiscano nel tritacarne delle polemiche riaccese dal sussulto dell’informazione in un frangente di vuoto di potere.

«Che ci siano dei cantieri è il classico segreto di Pulcinella», prosegue la nota, «e vi spieghiamo a cosa è dovuta questa attività».

Posto che «nell’ultimo anno in Calabria si sono verificati incendi devastanti, terremoti di lieve entità, piogge battenti e nevicate, i lavoratori dell’Anas e delle ditte appaltatrici sono impegnati, spesso senza forze e mezzi adeguati in opere di messa in sicurezza, soprattutto nel tratto tra Cosenza e Altilia».

Segue l’elenco degli interventi: «Risanamento corticale e rivestimento delle gallerie tramite pannelli drenanti e pannelli luminosi; risanamento delle pendici mediante l’installazione di reti e barriere paramassi, a seguito degli incendi che hanno devastato la zona; rifacimento delle pavimentazioni e dei giunti di dilatazione delle opere; regimentazione delle acque e ripristino della rete di recinzione». E non è finita, perché «a breve partiranno altri lavori di messa in sicurezza di questo tratto».

Tutto questo, prosegue la nota, «è possibile grazie alla dedizione di un pugno di funzionari e lavoratori dell’Anas e delle aziende ausiliarie che lavorano senza sosta e in condizioni difficili per ridurre i disagi degli utenti».

Infine la stoccata: «Non vorremmo che qualcuno per sganciarsi dal Pd, uscito in stato comatoso dalle urne, e accreditarsi col nuovo che avanza ceda alla tentazione di buttare fango sui lavoratori che si stanno impegnando al massimo».

Chi ha orecchie da intendere, anzi antenne per captare, intenda e capti.

 

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Saverio Paletta, classe 1971, ariete, vive e lavora a Cosenza. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista. Ha esordito negli anni ’90 sulle riviste culturali Futuro Presente, Diorama Letterario e Letteratura-Tradizione. Già editorialista e corrispondente per il Quotidiano della Calabria, per Linea Quotidiano e L’Officina, ha scritto negli anni oltre un migliaio di articoli, in cui si è occupato di tutto, tranne che di sport. Autore di inchieste, è stato redattore de La Provincia Cosentina, Il Domani della Calabria, Mezzoeuro, Calabria Ora e Il Garantista. Ha scritto, nel 2010, il libro Sotto Racket-Tutti gli incubi del testimone, assieme al testimone di giustizia Alfio Cariati. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive. Ama il rock, il cinema exploitation e i libri, per cui coltiva una passione maniacale. Pigro e caffeinomane, non disdegna il vino d’annata e le birre weisse. Politicamente scorretto, si definisce un liberale, laico e con tendenze riformiste. Tuttora ha serie difficoltà a conciliare Benedetto Croce e Carl Schmitt, tra i suoi autori preferiti, con i film di Joe d’Amato e l’heavy metal dei Judas Priest. [ View all posts ]

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