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Una domenica particolare a Napoli, l’Archivio di Stato mostra i suoi tesori

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Tre ore per scoprire i codici, gli affreschi e i documenti preziosi, dal medioevo all’età borbonica

Domenica 23 settembre 2018 l’Archivio di Stato di Napoli a piazzetta Grande sarà aperto al pubblico in via straordinaria, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.

Il Codice di Santa Marta

I visitatori potranno accedere alle sale dalle 9 alle 12. Il percorso si snoderà lungo il Piano degli Atri. In Sala Tasso verrà illustrato il Codice di Santa Marta, una raccolta di stemmi di re e regine e di un folto numero di nobili iscritti, tra il 1400 e il 1600, a una prestigiosa confraternita, il Collegium Disciplinatorum Sanctae Marthae, che aveva sede nell’omonima chiesa situata nel centro antico di Napoli, all’intersezione tra via San Sebastiano e via Benedetto Croce, nelle vicinanze del complesso di Santa Chiara.

La Sala Catasti

Seguirà, in Sala Catasti, l’illustrazione degli affreschi seicenteschi di Belisario Corenzio che arricchiscono il locale, antico capitolo dei monaci benedettini, con la rappresentazione di parabole, figure allegoriche e scene del Vangelo.

Qui verrà mostrato al pubblico un volume significativo del catasto onciario, voluto da Carlo di Borbone e compiuto a seguito del dispaccio della Segreteria di Azienda del 4 ottobre 1740, fonte di primario interesse per la ricostruzione della storia economica e sociale dell’Italia meridionale nel XVIII secolo.

L’Atrio del Platano

Il percorso continuerà nell’Atrio del Platano, così chiamato per la presenza, nel giardino, di un albero secolare che secondo la tradizione sarebbe stato piantato da San Benedetto. Qui sarà possibile ammirare gli affreschi con le storie del Santo, opera di Antonio Solario detto lo Zingaro.

La visita si concluderà in Sala Filangieri, un tempo refettorio dei monaci, dove si descriveranno i fondi archivistici ivi conservati e si illustrerà la mostra documentaria Le Reali Scuole di ballo del Teatro di San Carlo di Napoli.

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Saverio Paletta, classe 1971, ariete, vive e lavora a Cosenza. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista. Ha esordito negli anni ’90 sulle riviste culturali Futuro Presente, Diorama Letterario e Letteratura-Tradizione. Già editorialista e corrispondente per il Quotidiano della Calabria, per Linea Quotidiano e L’Officina, ha scritto negli anni oltre un migliaio di articoli, in cui si è occupato di tutto, tranne che di sport. Autore di inchieste, è stato redattore de La Provincia Cosentina, Il Domani della Calabria, Mezzoeuro, Calabria Ora e Il Garantista. Ha scritto, nel 2010, il libro Sotto Racket-Tutti gli incubi del testimone, assieme al testimone di giustizia Alfio Cariati. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive. Ama il rock, il cinema exploitation e i libri, per cui coltiva una passione maniacale. Pigro e caffeinomane, non disdegna il vino d’annata e le birre weisse. Politicamente scorretto, si definisce un liberale, laico e con tendenze riformiste. Tuttora ha serie difficoltà a conciliare Benedetto Croce e Carl Schmitt, tra i suoi autori preferiti, con i film di Joe d’Amato e l’heavy metal dei Judas Priest. [ View all posts ]

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