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Verso la nuova Dc, Alternativa popolare scalda i motori

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Il nuovo partito di Alfano tiene la sua prima direzione nazionale. Il prima fila l’ex Udc Franco Pichierri

La trasformazione di Ncd in un nuovo partito di centro, in cui l’espressione destra diventa superflua e persino dannosa per le strategie di Angelino Alfano, è quasi completa.

Il 4 aprile, a Roma, si svolge la prima direzione nazionale che segue l’assemblea di fondazione di Alternativa popolare del 18 marzo. Gli alfaniani oliano i motori per scendere in campo a livello elettorale? Certo, perché qui e lì, anche in Comuni importanti, si va al voto. E la nuova sigla risulta funzionale: per restare al governo con Gentiloni e, al contrario, sostenere a Genova un candidato della Lega.

La matrice centrista del nuovo – ma in realtà tutto lascia credere che sia un 2.0 griffato a dovere – partito è forte soprattutto al Sud e in Calabria in particolare, dove resta immutata la compagine che nel 2013 ha aderito al progetto di Alfano nato dalla scissione del Pdl.

Ci si riferisce, ovviamente, al ruolo forte dei fratelli Gentile (il consigliere regionale Pino e il senatore e sottosegretario Tonino) più una serie di dirigenti provenienti dal vecchio mondo centrista, in particolare Franco Pichierri, ex Udc, già assessore comunale di Cosenza e presidente del circolo Brutium di Ndc.

Alla trasformazione, va da sé, segue la campagna acquisti e Pichierri, impegnato nella direzione nazionale, lo ribadisce: «Sono convinto che nei prossimi mesi Alternativa popolare, attraverso i suoi Parlamentari e la sua classe dirigente, favorirà e consoliderà nel nostro Paese ed in Calabria l’incontro dei cattolici democratici e liberali con un moderno pensiero riformista, consentendo il ritrovarsi delle diverse formazioni politiche e dei movimenti che oggi pur avendo la stessa matrice ideale non hanno una casa comune».

Infine, conclude Pichierri, «come sostenuto nell’assemblea fondativa, sono certo che Alternativa popolare nel prossimo futuro sarà protagonista di un nuovo progetto ideale che, attraverso il protagonismo dei Popolari, isolerà l’ondata populista che sta caratterizzando le ultime vicende politiche nel mondo».

 

 

  

 

 

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Saverio Paletta, classe 1971, ariete, vive e lavora a Cosenza. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista. Ha esordito negli anni ’90 sulle riviste culturali Futuro Presente, Diorama Letterario e Letteratura-Tradizione. Già editorialista e corrispondente per il Quotidiano della Calabria, per Linea Quotidiano e L’Officina, ha scritto negli anni oltre un migliaio di articoli, in cui si è occupato di tutto, tranne che di sport. Autore di inchieste, è stato redattore de La Provincia Cosentina, Il Domani della Calabria, Mezzoeuro, Calabria Ora e Il Garantista. Ha scritto, nel 2010, il libro Sotto Racket-Tutti gli incubi del testimone, assieme al testimone di giustizia Alfio Cariati. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive. Ama il rock, il cinema exploitation e i libri, per cui coltiva una passione maniacale. Pigro e caffeinomane, non disdegna il vino d’annata e le birre weisse. Politicamente scorretto, si definisce un liberale, laico e con tendenze riformiste. Tuttora ha serie difficoltà a conciliare Benedetto Croce e Carl Schmitt, tra i suoi autori preferiti, con i film di Joe d’Amato e l’heavy metal dei Judas Priest. [ View all posts ]

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